Negli articoli precedenti, ho più volte citato la City di Londra, il luogo ideale per informarsi e prendere spunto su come vestirsi nell’ambito business rispettando il dress code, un codice d’abbigliamento rigido che prevede l’utilizzo solo di due colori per gli abiti, il blu e il grigio rigorosamente scuri.
Il marrone e i colori in generale sono vietati, nella City ed anche a Wall Street e le motivazioni sono diverse, alcune risalgono al passato. Già nell’antichità i colori erano ritenuti importanti nell’abbigliamento, identificavano una classe sociale, i ricchi indossavano colori scuri mentre i contadini e gli operai vestivano colorati e portavano anche capi e scarpe marroni.
Ancora oggi gli si attribuisce questo significato, incrociando per strada a Londra una persona vestita di blu o grigio nel rispetto dell’etichetta formale, la si identifica immediatamente come banchiere o uomo o donna d’affari della City, ecco il personal branding di cui si parla tanto ultimamente, il marchio di una persona, che la distingue e che rappresenta l’azienda per cui lavora comunicando con la propria immagine il messaggio appropriato che l’azienda stessa intende trasmettere.
Un messaggio di autorevolezza e di spessore intellettuale, il blu e il grigio di tonalità scura, il taglio sobrio e classico dei capi, non faranno emergere la vostra personalità, ma porteranno l’attenzione solo sulle vostre parole e faranno emergere la mission dell’azienda che rappresentate.
I clienti, quando li ricevete per la prima volta, non sanno nulla di voi e trarranno conclusioni in prima battuta anche da come siete vestiti, indossare colori accesi sarebbe fuorviante, distrarrebbero l’interlocutore che non ascolterebbe con attenzione le vostre parole e soprattutto, i colori, farebbero emergere la vostra personalità che potrebbe, ahimè, non piacere facendo pensare, non ad un uomo o donna d’affari, ma a qualcuno che trascorre le serate a tirar tardi in giro per locali con i loro soldi.
E’ altresì vero che l’utilizzo dei colori, anche vivaci,‘ in ambito business può essere un valido strumento di marketing da non sottovalutare, di questo argomento ne parlerò più ampiamente in un mio prossimo articolo.
Queste sono le regole scritte e non scritte del dress code business da seguire dal lunedì al giovedì, a partire dagli anni ’80, si è diffusa la consuetudine del Casual Friday, una usanza secondo la quale il venerdì è concesso vestirsi casual, ma pur sempre in maniera smart, cioè elegante, uno stile più comodo ma comunque curato, non jeans e t-shirt o felpa come nella Silicon Valley per intenderci, dove invece questo tipo di abbigliamento è più che appropriato.
Il venerdì ci si può concedere la camicia azzurra e di non indossare la cravatta o la giacca, benissimo il pullover, i mocassini, le scarpe basse per le donne e tutto ciò che è più disinvolto ma comunque professionale ed elegante.
Camicia azzurra senza cravatta per l’outfit da uomo che rimane ugualmente professionale ed elegante, sarà perfetto per non sbagliare, laddove anche il venerdì siano previsti appuntamenti di rilevante importanza.
Per la donna business ho selezionato dei capi professionali con la giacca a fantasia a quadri ma pur sempre scura e sobria, mentre le scarpe, basse e stringate, non previste dalla formalità che impone il tacco alto e sottile, rappresentano tutta la comodità casual comunicando comunque la giusta autorevolezza perfetta per il casual friday.
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Anna
Consulente d’Immagine
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